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Che cos’è un Meridiano di Agopuntura – Parte 2
- 28th Settembre 2020
- Pubblicato da: edo.kinesiologia
- Categoria: Medicina Cinese Discipline Bio Naturali
CLASSIFICAZIONE DEI MERIDIANI
Per chi ha qualche rudimento di Medicina Cinese, nel momento in cui si parla di Meridiani avrà subito come riferimento quelli che vengono chiamati Meridiani Principali, e che spesso vengono identificati con l’Organo o il Viscere a cui sono collegati (Stomaco, Milza, Cuore, Intestino Tenue ecc.).
In realtà esistono numerose classi di meridiani che elenco qui:
- 12 Meridiani Principali
- 12 Meridiani Tendino-Muscolari
- 12 Meridiani Divergenti ( o Distinti)
- 16 Meridiani Luo
- 8 Meridiani Straordinari
- 12 Aree Cutanee (anche se non si tratta di veri e propri meridiani, alcuni autori li inseriscono in questa lista)
Ogni classe di meridiani ha funzioni molto specifiche e diverse dalle altre, infatti ogni meridiano regola e gestisce un tipo diverso di Qi.
Successivamente verranno dedicati articoli specifici per ogni classe di meridiano, ma per avere un riferimento schematico breve riporto lo schema realizzato da alcuni autori italiani allievi del famoso Maestro Jeffrey Yuen, uno dei più importanti insegnanti al mondo di Medicina Classica Cinese e Taoista.
Classe di Meridiani | Complesso Energetico | Tipo di Qi | Azione sul Qi | Parola Chiave |
Meridiani Tendino Muscolari | Legno | Wei Qi | Messa in Movimento | Automatismi |
Meridiani Luo | Fuoco | Sangue-Shen | Accelerazione | Consapevolezza |
Meridiani Principali | Milza/Pancreas | Gu Qi-Ying Qi | Trasformazione/Fruttificazione | Nutrimento |
Meridiani Divergenti | Metallo | Yuan Qi-Wei Qi | Presa di Forma | Unione |
Meridiani Curiosi | Acqua | Jing-Yuan Qi | Coesione | Nascita e Rinascita |
I MERIDIANI IN OCCIDENTE
Nella nostra cultura occidentale il concetto di canale energetico sia visto come qualcosa di inesistente, o come una forma di credenza. Questo è dovuto al fatto che la comunità scientifica classica, o definita da alcuni Riduzionista, considera questi aspetti stregoneria o ciarlataneria, ed è questo il messaggio principale che comunica.
Ma questo è un messaggio sbagliato. Infatti sempre più figure sanitarie (Medici, Infermieri, Biologi, Fisioterapisti) scelgono di studiare ed applicare nel loro lavoro i principi e le tecniche della Medicina Cinese (Agopuntura, Fitoterapia, Dietetica, Tui Na, Qi Gong).
Il problema grosso al momento è che non esistono strumenti scientifici in grado di misurare e quantificare il Qi. La scienza occidentale che si basa su dati analitici, ha bisogno di misurazioni e dati precisi.
Ma vorrei ricordare al lettore, che lo stesso problema si è verificato in merito allo studio dell’energia elettrica, giusto qualche secolo fa. Eppure grazie agli studi di veri scienziati pionieri, spessi ritenuti ciarlatani al loro tempo, e all’avanzamento tecnologico ora la nostra società gode di queste scoperte; se qualcuno provasse a dire ad un’altra persona che l’energia elettrica non esiste solo perché non è visibile all’occhio umano, sarebbe preso per pazzo o ignorante.
Per fortuna negli ultimi anni stanno venendo fuori alcune ricerche molto con approccio scientifico, molto interessanti, a supporto della teoria dei meridiani di agopuntura e della medicina cinese in genere.
Un primo passo in avanti nell’identificazione del Qi è avvenuto quando circa 50 anni fa è stato scoperto che i punti di Agopuntura hanno proprietà elettriche peculiari; sono punti con minor resistenza elettrica e quindi con maggiore flusso elettrico, mentre normalmente la nostra pelle ha un buon valore di resistenza elettrica.
Quindi grazie a questa maggiore carica elettrica, sono stati sviluppati degli strumenti, chiamati Cerca Punti, in grado di rilevarla e di evidenziarla grazie a suoni o luci. I punti rilevati con questi strumenti combaciano con quelli descritti anatomicamente dai testi di Medicina Cinese.
Un’altra ricerca è stata effettuata negli anni ‘60 ad opera del Dott. Kim Bong Han e successivamente da ricercatori francesi, iniettando sostanze radioattive in punti di agopuntura sia di animali che di essere umani (ahimè al tempo era permesso).
I risultati furono stupefacenti, in quanto non solo fu evidenziata la presenza di una rete di comunicazione diversa dal sistema cardiocircolatorio, ma questa rete corrispondeva alle mappe dei meridiani, non solo nel loro percorso superficiale, ma anche a livello dei rami profondi!
Kim scoprì inoltre che i meridiani hanno delle terminazioni che diventano sempre più piccole fino a collegarsi con il tessuto del nucleo cellulare.
Questo aspetto è molto importante perché ha molti punti in comune con la ricerca successiva, quella della Dott.ssa Helen Langevin, Professoressa del Diparto di di Scienze Neurologiche all’Università del Vermont, una delle maggiori esperte dell’effetto dell’Agopuntura a livello cellulare e bio-meccanico, nonché grande ricercatrice del Tessuto Connettivo e Fasciale.
Quello che Langevin ha scoperto è che l’80% circa dei punti di Agopuntura che conosciamo, si trova esattamente in presenza di tessuto fasciale più spesso e denso, come per esempio a livello dei setti inter-muscolari sugli arti o a livello dorso-lombare. Questo è un aspetto molto importante perché il tessuto fasciale ha proprietà elettriche e bio-meccaniche molto specifiche, e può costituire quindi la struttura fisica dove scorrono i meridiani e il Qi.
Inoltre, grazie a strumenti sofisticati Langevin è riuscita rendere visibile cosa succede, quando viene immesso un ago in un punto di agopuntura e viene manipolato. Quando il punto viene attivato dall’ago, il tessuto fasciale si aggancia all’ago, cambiando completamente forma.
Questo avviene in modo marcato esclusivamente in corrispondenza dei punti di Agopuntura e non nel resto del corpo.
L’ultima ricerca in mia conoscenza è quella del Dott. Schlebusch, che utilizzando la Termografia a Infrarossi, ha dimostrato come nel momento in cui vengono stimolati alcuni punti di agopuntura specifici attraverso l’immissione dell’ago, una striscia di calore si attiva esattamente lungo il percorso del meridiano corrispondente. Ad esempio in figura si può vedere il meridiano di Vescica. Ad oggi non esistono meccanismi neurologici e fisiologici conosciuti che possono produrre queste reazioni di distribuzione del calore.
Queste ricerche sono davvero incredibili, ma chiaramente la Scienza Riduzionista non le considera sufficienti per integrare queste conoscenze nel suo paradigma.
Concludendo, a mio avviso si arriverà nel breve-medio termine ad avere strumenti sofisticati dall’elevata sensibilità che permetteranno di misurare il Qi e di mostrare il decorso dei meridiani in maniera accurata (sempre che già non ci siano ma non vengono diffusi al pubblico) e a quel punto ci potrà essere un vero e proprio cambio di paradigma.