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LA FASCIA IN KINESIOLOGIA – IL TESSUTO “GLOBALE”
- 30th Marzo 2021
- Pubblicato da: edo.kinesiologia
- Categoria: Discipline Bio Naturali Fascia Postura Tecniche Manuali
“Fascia” o Sistema Fasciale è il nome che é stato dato ad una specifica tipologia di tessuto che è diventato sempre più importante nella conoscenza del corpo umano e soggetto di un numero sempre più in crescita di ricerche, riguardo le sue caratteristiche e funzionalità.
CHE COS’È LA FASCIA
La difficoltà nel rispondere a questa domanda è triplice:
- la prima riguarda il fatto che la Fascia è davvero tante cose insieme;
- la seconda riguarda la sua importanza ed influenza su talmente tanti aspetti del nostro organismo che viene da chiedersi come sia stato possibile che sia stata trascurata per centinaia di anni a livello di ricerca e conoscenza.
- la terza è che i testi e le illustrazioni di anatomia ci hanno abituato ad un immaginario dove i muscoli sono tutti belli puliti e definiti, la fascia era la parte di scarto e quindi completamente assente dai manuali, a parte quelli più recenti.
Come vedremo successivamente, il continuo aumento delle conoscenze sul Sistema Fasciale sta creando un vero e proprio cambiamento profondo in termini di comprensione di come funziona davvero il nostro corpo, tanto da poter essere definito “Cambio di Paradigma”.
Essendo difficile in partenza dare una definizione univoca mi affido ai massimi esperti della materia.
Joan Avison definisce la Fascia il “Tessuto della nostra Forma“.
Il Dott. Robert Schleip, identifica la Fascia come “Tessuto Multidirezionale e Multifunzionale che contribuisce alla trasmissione delle forze all’interno del nostro corpo”.
Thomas Myers afferma: ”La Fascia è il tessuto biologico che ci tiene uniti, la rete di tessuto connettivo. Noi siamo circa 70 trilioni di cellule, neuroni cellule muscolari ed epiteliali, tutte che vibrano e interagiscono in relativa armonia; la Fascia è la ragnatela tridimensionale composta da proteine collose, fibrose e umidificate che le tiene insieme al loro posto.
Il sistema fasciale costituisce, quindi, una matrice tensionale che collega letteralmente insieme ogni parte di noi, dal livello più sottile e profondo tra la cellule fino allo strato più esterno della pelle in cui siamo avvolti. In alcuni punti è talmente sottile che non può essere vista ad occhi nudo, mentre in altri forma degli strati spessi e robusti con funzione di sostegno. Include vari tipi di tessuti di diverse densità e spessori. Questi contribuiscono a formare, articolazioni, membrane, aponeurosi, fibre e rivestono muscoli, ossa, nervi, vasi e organi.
IL TESSUTO CHE CONNETTE
La Fascia è il tessuto che “connette”; non si tratta solo di un semplice ( seppur importante ) ruolo di connessione meccanica; non è solo un materiale di riempimento e nemmeno solo un telaio di sostegno.
Il Sistema Fasciale è la vera interfaccia tra le unità viventi dell’organismo, cioè le cellule, e l’ambiente esterno dal quale devono provenire le sostanze nutritive, nel quale vanno scaricate le scorie del lavoro interno e nei confronti del quale l’organismo si deve adattare. È l’interfaccia di scambio tra le cellule stesse, è il cosiddetto ambiente interno, mezzo di scambio di capitale importanza per consentire l’organizzazione sociale di una popolazione di circa 100.000 miliardi di cellule ed un numero ancora più elevato di ospiti ( batteri, funghi, virus, parassiti) che costituiscono il Microbiota umano.
La Fascia è la sede anche della maggior parte dei recettori attraverso i quali il sistema nervoso conosce lo stato dell’ambiente interno e può elaborare una risposta adeguata; gli stessi recettori sono nella quasi totalità costituiti da tessuto connettivo organizzato attorno ad un terminale nervoso.
Questi ruoli di interfaccia e regolazione vengono svolti mettendo in atto competenze e capacità di apprendimento ed adattamento davvero incredibili.
Alla luce di queste considerazioni del Sistema Fasciale non dovrebbe essere considerato marginale ma centrale: è il centro dei processi vitali ed è fondamentale per l’omeostasi dell’organismo.
Le moderne tecnologie rivelano che non solo la Fascia è “Onnipresente” ma è anche un sistema sensoriale ( il più grande e sensibile Organo di Senso del nostro corpo ) e costituisce il tessuto universale di collegamento di tutte le nostre parti del corpo. Uno degli aspetti più stimolanti, inoltre, riguarda il fatto che rappresenta perfettamente il senso di “Unità” descritto nelle tradizioni antiche.
LA FASCIA COME SISTEMA DI COMUNICAZIONE GLOBALE
Abbiamo visto che la Fascia è il tessuto di connessione del nostro organismo. Ma cosa succede invece a livello della comunicazione tra cellule e sistemi?
Quando pensiamo alla comunicazione nel corpo umano di solito pensiamo subito a nervi e alle sinapsi. Ma se il sistema nervoso fosse davvero il principale mezzo di comunicazione come potrebbero essere in grado gli esseri viventi di avere reazioni talmente rapide da superare la velocità di risposta del sistema nervoso? Come farebbe un gatto a saltare o scappare in situazioni di pericolo? Come faremmo noi a chiudere la palpebra ancora prima che un moscerino possa entrarci?
Il Dott. James L. Oschman, allievo del premio nobel per la medicina Albert Szent-Györgyi, riassume nei testi e articoli quelle che sono le comunicazioni interne non-neurali, non-ormonali della Fascia, e di come questa interagisce col cervello e con la coscienza.
Per poter comprendere meglio l’argomento è necessario introdurre il concetto di MATRICE VIVENTE. La Matrice Vivente è quella struttura che include il tessuto connettivo ed il sistema fasciale, così come altre strutture, Integrine e campi di adesione, citoscheletri, matrici nucleari e DNA. Quindi estende il concetto di Sistema Fasciale anche a livello biochimico-cellulare.
Come già accennato questo fondamentale sistema è in grado di regolare e mantenere in comunicazione tutte le singole parti fino al livello cellulare, ma tutto ciò come avviene?
Campi elettrici ed effetto piezoelettrico
I vari tipi di fibre che costituiscono la Matrice Vivente, oltre ad avere proprietà meccaniche formidabili ( resistenza e flessibilità), possiedono anche un alto livello di cristallinità, molto diverso dai cristalli minerali che conosciamo. I cristalli organici della Matrice, sono composti di filamenti lunghi, sottili e flessibili, come actina, miosina, collagene ed elastina. Queste loro caratterstiche permettono di descriverli come Cristalli Liquidi. I Cristalli Liquidi sono dei semiconduttori (I semiconduttori sono sostanze che presentano caratteristiche di conduttività elettrica intermedia tra quella dei conduttori e quella degli isolanti) ed hanno proprietà piezolettriche.
Quando vengono messi in compressione o tensione, questi materiali sviluppano campi elettrici. La deformazioni meccaniche di Ossa, Tendini, Fasce, Muscoli, Pelle, Vasi Sanguigni ecc. dà origine a deboli campi elettrici che sono trasmessi in tutto il sistema, e tradotti in attività biochimiche e biologiche a livello del citoscheletro e del nucleo cellulare fino ad arrivare al DNA.
Luce
La luce o i biofotoni sono un’altra forma di energia generata all’interno dell’organismo utilizzata come forma di comunicazione, e che si muove attraverso la Matrice Vivente. La ricerca sui biofotoni è iniziata nel 1974 grazie al lavoro di Fritz-Albert Popp ed i suoi colleghi in Germania. Durante gli ultimi 30 anni Popp ed i suoi colleghi hanno dimostrato che la Matrice assorbe ed emette biofotoni coerenti. Da questa ricerca adesso sappiamo che tutti gli organismi, inclusi gli umani, emettono un bagliore che è troppo sottile per essere percepito dall’occhio nudo, ma che può essere misurato attraverso apparecchiature specifiche. Una recente scoperta ha messo in luce come i biofotoni sono emessi dai Meridiani della Medicina Tradizionale Cinese quando i punti vengono stimolati dagli Agopunturisti ( Vedi Articolo Che cos’è un Meridiano di Agopuntura).
Popp ha sintetizzato anni di ricerche sui biofotoni con il concetto di Gestaltbildung: coordinazione e comunicazione cellulare. Con l’emissione di biofotoni, Popp ha fornito una risposta alla coordinazione e comunicazione cellulare in quanto:
- la comunicazione fotonica dà la possibilità ad ogni cellula di sapere cosa stanno facendo tutte le altre;
- l’emissione di luce debole “orchestra” tutto il sistema;
- le emissioni avvengono ad un livello quantico;
I cristalli liquidi della Matrice Vivente precedentemente descritti, sono tra i più forti emettitori e sensori dei biofotoni.
Suono
Il Suono è uno degli strumenti di comunicazione principale, tra le cellule del nostro organismo.
Il suono in generale così come altre forme di vibrazione, porta i tessuti connettivi cristallini a produrre campi elettrici oscillatori, alla stessa frequenza del suono per effetto piezoelettrico, questi segnali elettrici svolgono una importante funzione regolatoria.
In conclusione ogni tensione, ogni compressione, ogni movimento fa sì che il reticolo cristallino del tessuto connettivo generi segnali biolettronici che sono precisamente caratteristici di queste tensioni, compressioni e movimenti.
Il tessuto connettivo è una rete di comunicazione a semiconduttori che può portare i segnali bioelettronici da ciascuna parte del corpo a ciascuna altra parte.
La Fascia come Organo di Senso
Il Sistema Fasciale costituisce uno tra i più importanti organi di senso del nostro corpo.
In confronto all’innervazione del tessuto muscolare a livello dei fusi muscolari, il Network Fasciale mostra un livello d’innervazione di nervi sensoriali sei volte più elevato della sua controparte muscolare.
Se consideriamo inoltre, oltre ai classici recettori mielinizzati presenti sui fusi muscolari in connessione con il tessuto connettivo adiacente ( Golgi, Pacini, Ruffini ) anche tutta una serie di terminazioni nervose non mielinizzate presenti sul tessuto connettivo fasciale ( in particolare sull’endomisio e perimisio ), viscerale e sul periostio( fino a poco tempo fa ignorati ), allora il numero complessivo può diventare uguale, se non superiore a quello della Retina, l’organo di senso più ricco di recettori ( Schleip, 2003 ).
Quindi, per quanto riguarda le funzioni sensoriali del nostro corpo, che si tratti di propriocezione, nocicezione o interocezione ( più viscerale ), il Sistema Fasciale costituisce il nostro principale Organo di Percezione.
E’ interessante notare, inoltre, che la superficie del Network Fasciale, considerando anche i milioni di sacchi endomisiali e sacchi membranosi supera di gran lunga la superficie della pelle o di qualsiasi altro tessuto del corpo umano.
La domanda sorge spontanea: percepiamo con i nostri classici cinque sensi o attraverso il Sistema Fasciale in tutto il corpo?
LA FASCIA IN KINESIOLOGIA
Alla luce di tutto ciò che è stato descritto perché è importante comprendere il ruolo della Fascia nella pratica Kinesiologica?
Perché la Fascia è il tessuto che più di tutti reagisce ai trattamenti di qualsiasi disciplina, è ciò che permette ad un riequilibrio di essere efficace. Una stimolazione di un punto da un parte, viene tradotto e trasmesso in un’altra zona del corpo.
Nelle ricerche mirate a dare un background scientifico alle metodiche definite alternative, o naturali (Agopuntura, Kinesiologia, Riflessologia, Craniosacrale ecc.) la Fascia è sempre un punto cardine nella comprensione di cosa succede al nostro corpo ricevendo un trattamento di questo tipo.
In Kinesiologia usiamo il Test Muscolare, ma spesso dobbiamo trattare la Fascia per migliorare la stessa risposta muscolare. Il Sistema Fasciale, inoltre è il sistema di collegamento dei tre vertici del Triangolo della Salute descritto dalla Kinesiologia (Vedi articolo Introduzione alla Kinesiologia); aspetti Strutturali, Biochimici ed Emotivi, convergono e sono regolati grazie all’attività del Tessuto Fasciale, infatti la Fascia regola:
- La Postura
- La Tensione e l’Equilibrio Muscolare
- Lo Scambio di Sostanze e l’Eliminazione di Tossine da parte delle cellule
- L’Equilibrio Somato-Emozionale
TRATTARE LA FASCIA
Visto il ruolo cardine che la Fascia riveste, sia dal punto di vista strutturale a livello di postura e di equilibrio muscolare, ma anche biochimico ed emotivo, è importante comprendere come si può lavorare sulla Fascia in modo efficace.
Esistono numerosi metodi, appartenenti a varie discipline che seguono quelle che sono le proprietà della Fascia descritte precedentemente, in particolare:
- Tecniche Manuali Fasciali
- Massaggio
- Trattamento dei Meridiani Tendino Muscolari (vedi articolo I Meridiani Tendino Muscolari)
- Cromopressione
- Trattamento Manuale o Sonoro dei Trigger Points
- Tecniche Sonore con Diapason a diverse frequenze
Tutte queste tecniche mirano a rilasciare la tensione fasciale dove presente, a migliorare lo scorrimento dei piani tissutali tra di loro per facilitare il movimento, migliorare la risposta muscolare e la postura.
Se sei interessato a ricevere un trattamento sulle Catene Muscolari/Meridiani Tendino Muscolari o vuoi maggiori informazioni, puoi contattarmi tramite la pagina dei Contatti.
Se invece sei un Professionista e vuoi imparare ad effettuare trattamenti sui Meridiani Tendino Muscolari attraverso la Kinesiologia puoi contattare l’Istituto Internazionale di Kinesiologia PHYSIS andando sul sito www.apkinesiologia.com.
Edoardo, molto illuminante!
Grazie mille Massimiliano!